Prima o poi ogni apicoltore ha l’esigenza di dividere i propri alveari, per contenere la sciamatura, per il trattamento antivarroa con il metodo dell’asportazione di covata o semplicemente per il desiderio di aumentare il proprio parco api.
Per i primi anni ci si può accontentare di usare le celle di sciamatura naturale e non fare molta attenzione alla scelta delle famiglie da riprodurre; ma con qualche anno di esperienza, gli approfondimenti tecnici offerti dall’Associazione o da letture mirate, ci si potrà rendere conto che nulla in apicoltura è mai così semplice.
Chi cura le api non può pensare al proprio allevamento come isolato e indipendente: la peculiare fecondazione della Regina, in volo e con la possibilità di accoppiamenti multipli, e l’abitudine delle api a saccheggiare gli alveari più deboli crea un serbatoio comune, genetico e sanitario, che riguarda tutti.
Per poter scegliere i propri riproduttori sevono conoscenze tecniche, teoriche e pratiche, una buona capacità di osservazione e molta pazienza perché per buoni progetti di selezione occorrono anni di lavoro.